Solo chiacchiere…
Parole al vento…
parole cattive, dette solo per far male
per insinuare dubbi, per mettere in cattiva luce
propinate gratuitamente con sottile malignità
e sparse proprio dove si pensa facciano più danni
da persone insospettabili, non proprio del volgo…
per la posizione, per il carisma, per l’educazione
che dovrebbero avere o possedere
ma che invece latita, come acqua nel deserto…
e gli orecchi che ascoltano sono collegati, alle volte, coi cervelli
che assimilano, assorbono, elaborano
e traggono conclusioni, in autonomia
e giudicano…
come un boomerang le subdole tornano al mittente
con gli interessi
e si scopre la fonte astiosa
la provocatrice d’intrighi
la seminatrice di zizzania
con fini sconosciuti, tranne forse che a lei
poverina… non sa, non immagina…
quanto forte sia l’amore che ci lega
quanto profondi siano il rispetto e la fiducia che ci nutrono
quanto grandi diventano le nostre bocche, ridendo
ma anche…
quanto ci dispiaccia sapere che lei è sola
quanto c’intristisce la sua pochezza
quanto vorremmo che si desse pace
pensando, se le riesce,
ai fatti propri
se ne ha…
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bb 11/10/09
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Volare
I nostri occhi si rincorrono
trovandosi, anche al buio
Irresistibili si cercano le labbra
dolcemente, senza fretta
Non una parola, adesso inutile
spazio al vulcano d’emozioni
Le mani tremano, senza toccare
solo sfiorano le beltà tue
Il cuore gonfio
pare esplodere
Mi sento come una farfalla
ubriaca nel vento folle
Sarà questo il morire?
no, è solo… il volare!
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bb 26/08/09
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Avanti
Quando le parole non bastano
e ci lasciano insoddisfatti,
timorosi di non aver capito,
fondiamo i nostri sguardi
in un unico abbraccio,
con una carezza.
D’improvviso…
esploderà il sole!
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bb 23/08/09
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Buoni sapori
La gioia di riscoprire situazioni, sensazioni ed emozioni, come…
ridere con sincerità fino alle lacrime
arrossire per un complimento innocente
ammirare la bellezza della vita in uno sguardo
bearsi del contemporaneo, pensando al futuro
nutrirsi avidamente di parole dette col cuore
accettare l’attesa, con convinzione
bramare una carezza come fosse il miglior amplesso
sognare un bacio, consapevole del suo valore
vivere sulla stessa lunghezza d’onda
Tutto ciò… è straordinariamente gratificante!
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bb 16/08/09
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La fine… o il principio?
Sei tornata, e non vedevo l’ora…
Ma meno di uno sguardo è bastato a farti incupire
Sto sognando… forse il treno deve ancora arrivare
No, è tutto vero… sei tu, qui, con loro ma non con me…
Pochi giorni, le solite conferme, rafforzate, in te
Per 10 mesi ho sperato, lottato, amato
In 10 minuti, come una bomba, tutto raso al suolo…
Ti andava bene e ne eri pure fiera di
essere orgogliosa, permalosa, indipendente
feroce e implacabile nei giudizi, sicura di te, egocentrica
mostrarti sempre perfetta
Te ne fregavi se io
rimanevo basito di alcune situazioni
ti chiedevo di smussare qualche angolo
volevo tu mi considerassi importante
desideravo essere il tuo punto di riferimento
ambivo a maggiori attenzioni
bramavo lo stare insieme, da soli
Chiunque, dei tuoi parenti, o amici
aveva un gran peso
una loro parola valeva almeno cento delle mie…
Ma io dovevo fare, dire, accettare
indipendentemente da tutto, e il prima possibile
Ti ho amata tantissimo, forse troppo
sempre posta avanti a ogni cosa
eletta a mia unica Regina
a leader incontrastata della mia vita
Credevi fossi ebbro di te
a tal punto da alienare il mio io…
Sbagliavi!
E ora ognuno raccoglie i propri cocci
e tira le somme con la sua coscienza
Si… tutto raso al suolo, cancellato!
Non riesco nemmeno a ricordare i bei momenti…
Il tuo scappare da me senza lottare
ribadendo la solita storia, la tua esclusiva storia
Il tuo inventare parole e frasi
talmente false che stonavano, quando le dicevi
Ma forse non aspettavi altro, per andartene
il pretesto l’avevi trovato, e al momento giusto
Eri bella, troppo bella
e io cretino a dirtelo sempre
Eri dolce, troppo dolce
e io cretino a crederlo davvero
Ma la bomba ha svegliato il cretino…
Con la stessa velocità
inizio/fine
Rimane solo la parentesi, dolorosa, fastidiosa…
Perché la vita in due è tutt’altra cosa
Io lo voglio scoprire, perché so amare
a te invece non riesce, e non lo scoprirai mai…
Non ti auguro niente…
neppure buona fortuna
Finalmente puoi goderti la tua autonomia
il tuo essere padrona di te stessa
Mi piace però crederti intenta
a leccarti le ferite, che sono molte…
le mie sono già rimarginate.
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bb 10/07/09
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Distacco…
Aspettando, al treno, che se ne vada,
portandoti lontano…
Non ce la faccio, ti saluto con anticipo,
e filo via…
Per una settimana, o poco più,
ma è la prima volta…
Abituato allo stare insieme
già la casa mi sembra vuota
e brutta, scolorita, anonima…
ed io di nuovo solo.
Dentro la macchina, nel tornare,
solo Teresina, e buon per me che parla,
e mi indica la via…
Come un automa, obbedisco,
ma il cervello è altrove,
già si chiede dove sei, cosa fai, come stai…
e pure a me fa le stesse domande.
Brutta giornata, oggi, e sono pure di festa,
ma nulla ho per gioire…
Giusto tu sia andata,
per te stessa, per il piccolo, per gli altri…
E’ l’occasione per dimostrare che in amore non conta solo il cuore,
ma forse credevo fosse più semplice…
Voglio provare a credere quel che sento dire:
che “un piccolo sacrificio val bene una grande gioia”,
seppur solo vostra…
E voglio cominciare a sorridere,
proprio pensando ai momenti che t’aspettano,
insieme ai tuoi cari…
Già stamani ho ricacciato l’emozione
all’ultimo bacio…
Continuerò a resistere,
pensando al ritorno…
Ti amo, piccola mia!
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bb 08.06.09
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Il sogno continua…
Titolo improprio, all’apparenza
ma la ragione impone prudenza
Facile sarebbe dimenticare
adesso che vivo solo per amare
Il cuore però la fa da padrone
e di accantonar l’idea impone
Stupendo pensare solo a te, stella lucente
che subito hai conquistato la mia mente
Ogni attimo trascorso insieme
fa si che nulla mi trattiene
Libero, do sfogo alle emozioni
e poco a poco levo il giogo alle tentazioni
Quando siamo guancia a guancia
niente può e nulla intralcia
Devo solo sperare e credere
che il mio cuor non stia per esplodere
Ogni volta che guardo il tuo volto raggiante
m’inonda un brivido esaltante
Quando t’accarezzo delicato
penso non esista altro nel creato
E le labbra si studiano titubanti
e giocano a lungo, tremanti
Instancabili si rincorrono assetate
e, alla fine, sorridono, estasiate
Rifuggono dallo star ferme anche solo un istante
l’immobilizzo per loro sarebbe frustrante
Ma poi dobbiamo farle riposare
e continuiamo col parlare
E’ bello pure quello, e a tutte l’ore
parlare si, ma d’amore!
Adesso posso dire, con grande beltà
che non di sogno si tratta
ma di stupenda realtà!
bb_29/10/08
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A Enrico
La vita… il tutto
Gioie e lacrime
Sole e buio
Godimento e tribolazioni…
Un’alternanza spossante d’emozioni
che non concede tregua, mai
Superato un ostacolo
crediamo sia l’ultimo
e invece, appena rialzata la testa
puntuale eccone un altro
ancora più ostico…
Nessuna scelta davanti a noi
dobbiamo solo combattere l’ennesima battaglia
e vincerla, inventando nuove strategie
anche se…
la mente vacilla
la volontà latita
le forze scarseggiano
Tutto sembra remare contro
ma il nostro cilindro non ci può tradire
deve partorire un nuovo miracolo
L’antica grinta deve riaffiorare
e tornare ad essere la linfa vitale
per il nostro cervello.
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bb 20.10.08
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L’oggi
Angoli che si smussano
Nuvole che si diradano
Occhi che s’infiammano
Respiri che recitano poesie
Carezze che esprimono mille parole
Gesti intrisi di dolcezza
Un filo di voce per dirsi tutto
Sembra un sogno
di quelli che non possono durare
Ma io ci credo
e lotterò, se necessario,
affinché questa fiamma non si spenga mai
Non mi sento più solo
ed è la mia forza.
bb 23/09/08
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Un segno
Un segno x dirti cosa sei… x me
Come l’aria che respiro
Come l’acqua che bevo
… indispensabile!
Un segno x dirti chi sei… x me
La stella più luminosa
La donna più bella
L’essere più desiderabile
Un segno x dirti cosa vorrei vedere sempre…
il tuo sorriso raggiante
i tuoi occhi sprizzare gioia infinita
il tuo cuore palpitare d’amore
Un segno x augurarti…
Che la salute ti arrida
Che i tuoi sogni si realizzino
Che finalmente sia arrivato il re buono
Un segno x parlarti…
D’amore
Di serenità
Di futuro
Di vita!
Bb set’08
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Contraddizioni
M’hanno sempre chiamato nonno
che mi faceva sentir grande
ma vorrei regalar la mia saggezza
per giocare con te, con l’innocenza dei bambini
Adoro le mie mani forti
che tanti lavori hanno fatto
ma delicate le desidererei
per accarezzare i tuoi capelli color del sole
Amo l’inverno
che tanta serenità mi dona
ma vorrei veder spuntare oceani di fiori
per donarteli tremante
Potente, da sempre, la mia voce profonda
che troppi bambini ha fatto piangere
ma adesso più dolce l’ambirei
per sussurrarti parole dal cuore
Ho versato sangue per scrivere pagine di storia
che la vita m’ha suggerito
ma una pietra sopra ci metterei
per viverne altre, insieme a te
Ho paura del mio dire
che sempre pensa al domani
ma urlerei con gioia i miei pensieri
per farti partecipe del mio essere ora
Temo gli anni che ci separano
e che zavorrano il mio impeto
ma li cancellerei in un battito d’ali
per provare a conquistarti
Adoro nuotare nei tuoi occhi
e carpire ogni emozione
ma vorrei non tu vedessi i miei
per non tradire quello che non oso esternare
Mai donna ho toccato
che non fosse fidanzata o moglie
ma da domani si che lo farei
per riempirti di baci e abbracci
Sempre così sono stato
e mai nella vita ho sterzato
ma forse è giunta l’ora di cambiare
per provare ad amare
bb 12/08/08
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Donna
dal sorriso pronto ma la lacrima in agguato
dal cuore grande ma dalle sferzate affaticato
dalla bocca tappata da implacabili menzogne
perché tanto dai… ma piovono solo rogne
regali rose e ricevi spine
alla cattiveria non v’è mai fine
sei dolce ma sopporti i disprezzi
ti pieghi ma non ti spezzi
certo non raccogli quanto aspetti
ma la resa non fa parte dei progetti
tieni duro a testa alta, che lo sai pure fare
sei forte, anche se non traspare
persevera nel tuo cammino
anche se ti devi muovere pian pianino
la bellezza interiore, che tanta ne hai,
è l’arma vincente, e tu lo sai.
bb 23.04.2008
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Seguire i tuoi consigli dovrei
ma come fare non saprei
Prezioso sempre è il tuo dire
e più spesso lo vorrei sentire
Quanto aiuto che mi dai
tanto da non crederlo sai
Ringrazio la fortuna che ho avuto
d’averti quel giorno conosciuto
Un peccato sarebbe stato
se ciò non si fosse verificato
Un anno e mezzo è ormai passato
ma in un attimo, m’è sembrato
Tanti auguri ti voglio fare
per il giorno che va ad iniziare
Buon compleanno, caro amico
fai un bel pranzo assai condito
Non eccedere col bere
e non ti crucciar sulle primavere
Pensa anche al BB
che ti urla… AUGURI GIGI tutto il dì
bb_08.03.2008
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Passato/presente/futuro
Stanze vuote di colori
intrise di dolori e odori
frantumano il cervello
Voci che si confondono
brusio che inquieta
urla che martellano
Fermo, immobile
alla mercé dell’attesa
in balìa del silenzio del male
Occhi che vagano
cercando il tutto, trovando il nulla
cuore che pulsa
rumore di battiti, unica compagnia
il cervello resiste
in simbiosi colle luci
quando è l’ora del buio
rispetta il silenzio
e aspetta il domani
che non sia uguale a oggi
che si apra uno spiraglio
che appaia una fiammella
E quella figura col camice
amico/nemico
arriva all’improvviso
preceduto solo
dal mormorio degli accoliti
Ti guarda e già lo temi
ogni parola stride
speri sia illuminato
stavolta si… ce la farà
Smetterai di piangere aria
perché lacrime non hai
esaurite fra i lamenti
già pregnanti di sangue
di tanto tempo fa
Già… questo è l’ennesimo round
di uno strano incontro
un ring, il mio, senza regole
senza giudice, senza giuria
Solo lei…
così egoista, così severa,
così presente, così instancabile…
Ci gode…
come un sadico con la sua cavia
come un gatto col topo
Ma sono stanco, troppo stanco
e non si diverte più
forse m’abbandonerà… irritata
Riacquisterò il sorriso
risentirò gli odori e i sapori
vedrò di nuovo i colori
Vivrò, finalmente…
senza il cordone ombelicale
che fin da piccolo
mi teneva incatenato
Addio, insalutata compagna
ti chiamano sofferenza
non sentirò la tua mancanza.
bb_04.03.08
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Come il mio cuore
di bigbruno
Grande
Sono venuto per dare e ho ricevuto
Sono venuto per suggerire,
e mi sono abbeverato della tua saggezza
Pensavo di trovare un debole e ho scoperto un blocco di granito
Credevo di essere forte e mi sono sentito debole
Se fossi stato triste mi sarei ricreduto
Sono disponibile al sorriso ma tu di più
Gli anziani insegnano, sempre, basta saper imparare
Prendiamo atto dell’ignoranza che ci pervade
e memorizziamo quanto ci dicono
Non partiamo con la solita supponenza,
ma ascoltiamo attenti quel che dicono
In due minuti ci ridicolizzano, non volendo
La loro saggezza è allarmante, a confronto della nostra,
spesso inesistente
Ti hanno tagliato un pezzo di gamba, e tant’è
Ma la testa ti è rimasta, e ben piantata sul collo
E il cervello stride da quanto lo fai lavorare
Come i freni di una macchina messa a dura prova
Ma reagisce ancora alle tue domande, al tuo amore,
alla tua voglia di non cedere, mai
Grande, non ho altre parole
Peccato non averti conosciuto quando eri in piena forma,
e anch’io
Ti ascolto cercando avidamente di capire il più possibile,
ma tu sei troppo in alto
Hai una capacità di espressione che ti ruberei
Hai un cuore che batte potente, anche dopo mille traversìe
Sai cosa vuol dire la fame, e noi non lo sappiamo
Sai cosa vuol dire la povertà, e noi non lo sappiamo
Sai cosa vuol dire lottare, e troppi di noi non lo sanno
Sei sincero, e quanti dovrebbero esserlo
Sei generoso, e troppi non lo sono
Sei grande.
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A chi
A chi è solo e è consapevole della sua solitudine
A chi non piange perché non ha più lacrime
A chi non ride perché non ne vede il motivo
A chi non festeggia una ricorrenza
perché un giorno vale l’altro
A chi non sa più vedere l’arcobaleno a colori
A chi non vede più il cielo azzurro
perché c’è sempre la nebbia
A chi non canta perché non ha più voce
A chi non ascolta un pianto perché non ha più cuore
A chi non prende la mano a chi la tende
perché ognuno per sé e Dio per tutti
Dico
Da soli la strada è troppo lunga e noiosa
Piangere aiuta ad accettare gli ostacoli
Ridere distoglie dai dolori
I giorni devono essere tutti diversi
L’arcobaleno è bello solo a colori
e i colori sono il bello della vita
La nebbia è momentanea
e poi deve tornare l’azzurro del cielo
Se proprio non vuoi cantare almeno parla, che tiene svegli
Il pianto lo devi ascoltare, e farlo smettere, con dolcezza
Se ti tendono la mano, accoglila nella tua
Non costa nulla
Camminare in compagnia
Guardare il sole negli occhi di una donna
Sentire il calore in un sorriso
Apprezzare il vento nei capelli
Gioire al freddo di un’alba
Riflettere alla serenità di un tramonto
Bere le lacrime di un amico ricambiandole con un abbraccio
Stringere una mano scambiandosi emozioni
Fallo, ti sentirai meno solo, e, soprattutto, vivo.
——————————————-
Così piccoli
Pensiamo di essere chissà che
Ci ergiamo una spanna ancor più su
Guardiamo tutto e tutti con indifferenza
Anche con supponenza, con arroganza
I problemi non ci toccano
Gli altri… poverini
Fino a quando
Qualcosa gira al contrario
Guarda caso… tocca a noi, stavolta
Non è possibile, non ci credo
Perché a me?
Ma è così , ed è bene farsene una ragione
Ed ecco che il mondo si tinge di nero
Colore finora sconosciuto
O solo nella penna /
magari per scrivere cattiverie
ma, se la scampiamo,
tutto il male non viene per nuocere
forse ne trarremo giovamento
almeno nel cuore e nell’anima…
macché!
Tutto inutile
L’ho sfangata, è stata solo una parentesi accidentale
Immeritata
Ma la dea bendata stavolta ha visto bene
Mi ha graziato…
Ed ecco che il fato si accanisce su un altro individuo
Perché non può esistere sosta alcuna
Ma è …un altro, non mi interessa.
Il mio turno ormai è passato
Torno alla vita mondana
Alle feste, alle puttanate, al superfluo, all’inutile assoluto
È bene che siano gli altri a pensare alle pene, ai dolori,
alle traversìe, alla sfortuna…
——————————————-
Donna
Gioia e dolore. E’ vero.
Se ce l’hai, non l’apprezzi come dovresti,
vedi qualche pregio e molti difetti.
Quello che fa è normale, sempre.
Se esce dagli schemi ti insospettisci, o peggio.
Se ride, quasi disturba.
Se piange, decisamente ti indispone.
Se parla va bene, ma che duri poco. Se non lo fa, meglio.
Se prende iniziative deve sentire il tuo parere.
Se non le prende, sei tranquillo.
Se è bella sei geloso.
Se non è bella, ma solo carina, vai sicuro, quasi sempre.
Quando fai l’amore, spesso sembra per dovere.
Stella cometa senza desiderio.
Sole senza calore.
Se non ce l’hai, la elevi all’infinito, col pensiero, e rifletti…
Occhi che illuminano.
Bocca che racconta.
Sorriso che contagia.
Cuore che riscalda.
Seno che conforta.
Fianchi che fanno sognare.
Gambe che inebriano.
Simbolo d‘amore.
La stella va fatta brillare.
Il sole va rifornito di energia vitale.
Magari avessi una donna…
Per vivere in due
Per ridere in due
Per piangere in due
Per amarsi, per guardarsi negli occhi, per tenersi per mano…
La lode del “se” ha la vita corta,
E troppe volte conduce il timone della nostra vita.
——————————————-
E se…
Tu riflettessi su…
gli occhi di un bambino
una stella nel buio del cielo
una fronda che trema al vento
un tramonto incantato
un’aurora pungente
una lacrima che nasce e scorre via
una ruga che nasconde la vita
una parola non detta
uno sguardo che ti esplora
una smorfia di dolore
Tu imparassi…
ad assaporare tutte le sfumature della vita
ad abbeverarti della saggezza altrui
ad ascoltare chiunque
a far tesoro delle notizie che assimili
ad accettare gli ostacoli della vita
a concedere senza chiedere nulla in cambio
a comprendere prima di giudicare
ad esaltare l’essere e ridimensionare l’apparire
a vedere chi ti sta intorno senza il trucco
a parlare e non urlare
Tu pensassi…
a come sei
a cosa sei
a chi hai
a chi potresti essere
a cosa potresti essere
a chi potresti avere
…se solo tu dessi un po’
di spazio al tuo cuore.
——————————————-
Felicità
Concetto soggettivo, senza alcun dubbio
Sempre e solo punti di vista
Condizionati dal nostro essere
Dal nostro raziocinio
Dal nostro cuore
Dalla nostra anima
Dal nostro umore
Dal tempo che fa
Dalla fortuna che abbiamo avuto
Da dove siamo nati
Da dove viviamo
Dalle persone che ci circondano
Nonostante tutto…
Siamo noi i muratori della casa felicità
Siamo noi ad arredare le stanze
Siamo noi a riscaldarla
Siamo noi a difenderla
Siamo noi ad abbellirla
Siamo noi a farla durare a lungo
Se qualche evento si accanisce
O lo ha già fatto…
Su le maniche!
Rifondiamo
Ricostruiamo
Come e meglio di prima
Altrimenti…
Tutto crolla
E noi col tutto
… ed è la fine!
——————————————
La morte
Imparziale
Insensibile
Impalpabile
Inimmaginabile
Improvvisa
Imprescindibile
Sei come la paura
Arrivi tutta insieme
Non avverti, tronchi, tarpi, annichilisci
Come la paura nessuna ti aspetta
Si crede tu non esista, fino allo scontro
Come sempre, ma adesso conta,
Chi non vede stenta a capire
Come struzzi ci nascondiamo
Come bambini ti beffeggiamo
Come uomini ti sottovalutiamo
Ma non siamo supereroi
Anche se facciamo di tutto per convincerci
Tu vinci sempre, per ko o per sfinimento
Godi più o meno ma godi
Magari tu fossi una puttana
Anche d’alto bordo, ma a comando
Ma i soldi non sono tutto
E tu implacabile come nessuno
Deridi tutti
Cascasse il mondo tu resisti
E noi, nonostante tutto,
non ti consideriamo neppure
Non sei delusa?
Onnipotente all’infinito
Al cospetto del nulla umano
Sei meno di zero
Viviamo talmente poco e male
Quasi sempre per colpa nostra
Che quando arrivi…
Non ci fai neanche un baffo
Tanto… chi muore non ci pensa più
E chi rimane ha altro da pensare…
—————————————–
Nasseriya
La vita.
L’esistenza.
La morte.
Che scorrere, mai certo, sconcerto, sempre.
Morire. Quando, perché.
Fai, costruisci, erigi, rompi, distruggi, per cosa.
Mai chiedere. Non chiedere. La risposta può far male, tanto.
Io, figlio, padre, povero, ricco, chi sono, cosa sono.
Come sto, quando vivo, per cosa vivo.
Credo, non credo, perché… faccio, obbedisco, sempre… o quasi.
Assorbo quello che posso, elargisco quanto posso. Normalmente.
Sensazioni belle, brutte, definite, indefinite.
Penso. Questo è il dramma. Non dovremmo, ma dobbiamo, per restare vivi.
Vivi, ma per cosa.
24 ore al giorno, ti chiedi, ti imponi, rifletti, obbedisci.
I tuoi superiori, nel piccolo e nel grande. I superiori.
Vai, fai, e… torna.
Ma se non torni… è uguale, certo.
La differenza è che sei un eroe, per tutti.
Quasi per tutti, forse per coloro che ti devono considerare tale, perché è comodo, per
tamponare le parole di disprezzo, di costernazione, di debolezza, di umana considerazione.
Ma i tuoi, quelli che contano, per loro, semplicemente, non ci sei più.
Forse anche un eroe, ma non ci sei più. Solamente… ti ricorderanno.
Meglio un figlio “normale” vivo che un “eroe” morto.
Della pecora forse non apprezzi nulla, ti limiti a vederla, nella sua semplicità,
nella sua modestia, nella sua limitatezza.
Del leone lodi la criniera, la forza, la fierezza… che fu.
Per me padre, si, è vero.
Per me uomo, no.
Ho lottato, e lotto per vivere, ma per cosa.
Voi avete vissuto e lottato per noi, per loro, per tutti.
Avete dato un senso alla Vostra esistenza, breve, troppo breve, ma intensa, troppo intensa.
Potessi mi cambierei con uno di Voi, che certo avrebbe da dare in misura grande.
E invece io sono qui e Voi in una bara, magari bella, di noce, preziosa, ma distesi,
senza un alito di vita. Morti. Senza appello.
Meglio soli, in un viale coperto di foglie fradice, e col vento che ti sferza il viso, ma vivi,
che esanimi, accompagnati nel fatidico viaggio da migliaia di persone,
magari con un bel sole…
Non lo so. L’incertezza mi pervade. Però a me il vento e il freddo piacciono…
e poi, non sono un eroe, non lo ero, e non lo sarò mai.
E le lacrime rubano spazio al raziocinio, fino ad esaurirsi, fino allo sfinimento,
fino al dolore, che ti avvinghia il cervello, e ti fa capire tante cose
che prima non prendevi neppure in considerazione.
Siete morti per un’azione selvaggia e sconsiderata, consapevoli del rischio, e forti nel viverlo.
Ora i forti devono essere quelli che restano. Non è facile, ma è più facile.
Per qualche giorno resterete eroi, poi forse neanche storia.
Per quella ci vogliono i grandi numeri.
Nel cuore degli umili forse un po’ di più.
Per adesso le lacrime, anche le mie.
Se è vero che esiste un altro mondo, etereo, costruito apposta per le disgrazie,
allora Vi auguro di passare l’eternità con quella serenità che di sicuro non avete avuto finora.
——————————————-
Musica
Da ragazzo, come tutti, era un’illusione.
Le parole delle canzoni, ma solo di alcune, erano le mie.
Era facile appropriarsi delle idee altrui costruendoci sopra castelli di carta,
cullando i sogni e le speranze giovanili.
Poi è diventata un riempitivo dei rari momenti vuoti,
ascoltata ma non capita.
Rumori che neanche distraevano.
In due, o tre, è una compagna docile, che non chiede mai.
Da solo diventa crudele, interroga ad ogni nota, ti scava dentro,
costringendoti a pensare, e rispondere a 1000 quesiti che non ti sei mai posto.
Odiavo quella inglese, che non ho mai capito.
Meglio la nostra, magari dei cantautori.
Mi identificavo con loro, godendo delle parole,
e quasi non considerando gli strumenti.
Più belle le parole, come sempre pane quotidiano nella mia vita.
Ora che le soppeso, ma mai come meritano, ancor di più.
Mi immergo nei pensieri degli autori.
Alterno felicità a tristezza e malinconia.
Come mai l’uomo si crogiola più nel negativo
che non nelle cose belle che gli capitano?
Forse perché la proporzione è ingenerosa.
Forse perché il male ti dà di più.
Spunti facili di commiserazione, e la comprensione di tutti,
almeno nella fase iniziale.
Poi tutto sfuma, ma resti comunque solo col tuo compagno/nemico
che cerchi di combattere, convivendovi tuo malgrado.
Poi una canzone che neanche conosci, ma che ti sferza il viso,
magari con dolcezza.
E pensi ancora a quello che eri, che sei, che potresti essere.
E spengi lo stereo, con calma o con rabbia.
Lo riaccenderai, quando avrai riacquistato la tranquillità,
e il tuo io sarà nuovamente scevro dai soliti macigni che lo zavorrano.
Una musica rilassante, senza sussulti.
Magari con qualche rullo di tamburi ogni tanto, per mantenersi vivi, e vigili,
nello scorrere del tempo.
Quanto darei per ascoltarla assieme a te. Forse più di quanto possa credere.
Senza senso, non lo merito, ma con tanto amore,
con gli occhi che dolgono nel cercarsi.
Col cervello che scoppia nelle tante emozioni che lo coinvolgono.
Col sangue che ribolle di sensazioni da troppo tempo non provate.
Ma nel rispetto della tua persona, di una donna che non esiste,
almeno per me.
E restano pensieri, solo pensieri.
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Notte
Quando gli occhi ti bruciano dal vagare nel buio
in una notte insonne trascorsa a pensare
Quando le mani cercano un qualcuno che non c’è
e il cuore batte per inerzia
Quando il cervello va in fuori giri
dal turbinio caotico dei pensieri
così distanti, incoerenti,
solidi come il fumo di una pipa
pericolosi come la cima d’un baratro
Inventi storie incredibili per non pensare al tic tac della sveglia
e contare le pecore non ti aiuta
e ascolti i rumori che non ci sono
fino a sentire solo il tuo respiro
e non ti muovi per ascoltarlo meglio
Non accendi la luce per paura di vedere il nulla
e i muri della stanza ti soffocano
avvicinandosi sempre più
E ti pensi sdraiato sotto un faggio centenario
sull’erba madida della prima rugiada
finalmente in compagnia
dei profumi quasi dimenticati
dei suoni che credevi smarriti
delle stelle che ti abbracciano
della brezza che ti accarezza
E vedi, alle prime luci,
un cervo che maestoso chiama la sua femmina
e assisti al sacro rituale del corteggiamento,
e due scoiattoli che lottano con una noce
e un picchio che finalmente ti desta col suo battere incessante
E’ l’ora di alzarsi…
e ti organizzi
in attesa di un altro sogno.
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Perché?
Parlo sincero e ascolto ipocrisia
Sono limpido e incontro malignità
Vivo modestamente e mi si ostenta il superfluo
Non lecco ma inciampo nella saliva altrui
Non posso correre, ma devo sforzarmi di farlo, per resistere
Guardo con amore e raccolgo indifferenza
Penso agli altri, ma gli altri non pensano a nessuno, se non a loro stessi
Aborro l’apparire, ma la fa da padrone
Amo l’essere, ma è sempre meno importante
Credo nella saggezza, ma che è?
Capisco gli sfortunati, ma che ci stanno a fare?
Come una fronda in balia del vento
Così noi nel mondo
Un piccolo, insignificante, bruscolo nell’universo
Che ci sia o non ci sia
Può disturbare qualcuno, per qualche momento
Poi tutto passa
E ci dimentichiamo dei problemi altrui
Con la velocità della luce
Sono solo i nostri, di problemi, che veramente contano
Ma quanto siamo piccoli?
Come facciamo a non capire?
Quale ottusità attanaglia la nostra mente?
Ci chiedono aiuto, e latitiamo
Lo chiediamo, pretendendolo
Muore un uomo, ci rattristiamo per un attimo
Muore il nostro cane non troviamo pace
Gli altri sono malati, chissenefrega!
Conta solo la mia, di salute…
Tanti muoiono di fame, che fare?
Io ho il frigo che trabocca…
Ci sono tanti barboni, che mondo ingiusto!
Io prendo 1000 euro al mese, ne vorrei il doppio…
Perché un essere normale può pensare queste cose?
Perché quando sta bene lui va bene così.
Per il resto ci sono i giornali, e la politica, e la tv
Diamo la colpa a loro, che è facile
Ma la sera, prima di addormentarsi, proviamo a pensare, se ci riusciamo
Qualcosa non va?
Perché?
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Piccolo uomo
Non so se sia fortuna o iella
ma hai visto la luce
in questo mondo a tinte cupe.
I tuoi, finora, hanno scansato spesso la dea bendata,
ma tu li aiuterai a riconsiderare il mondo.
Gente onesta, semplice, capace di tanto,
di dare più che di ricevere.
Paiono ingenui, e forse talvolta lo sono, ma di sicuro schietti,
trasparenti come l’acqua di fonte,
abituati a sopportare le angherie del vivere,
ma felici nel godere il bene che si vogliono.
Non sono più ragazzi e, in un sussulto di amore,
ti hanno generato, convinti e consapevoli del miracolo che andavano creando.
E così è stato, e si vede.
Pronti a cullarti e proteggerti,
fin d’ora rappresenti il faro per il marinaio nella nebbia,
lo spiraglio di luce nelle tenebre di una grotta.
Con te si risveglieranno le emozioni del vivere quotidiano,
imporrai nuove scosse irridendo la monotonia, e ritmi finora sconosciuti.
Un augurio a te, piccolo uomo,
che tu possa diventare degno figlio di tali genitori,
tenendo fede a quanto ti verrà insegnato,
ma non dimenticare,
l’importante è la stima in sé stessi e in chi ti sta intorno,
professando onestà e modestia.
Voglio sperare, per il tuo bene, che il cuoricino dentro di te
sia un clone di quello di babbo e mamma.
Per il giorno che ti aspetta a breve
aspettati confusione, complimenti a iosa, risate e tante,tante parole,
ma non ci badare, è normale, non saremmo umani.
Tu pensa solo a puppare, per ora, e crescere sano e forte.
Avrai tempo per imparare a dimenarti in questo pazzo mondo,
e con l’aiuto della tua buona stella saprai riconoscere il giusto e lo sbagliato,
il bello e il brutto, il bianco e il nero,
ma dammi retta
tieni un angolo del tuo cuore disposto ad accettare anche il grigio.
Che tu possa diventare umile, tollerante e generoso come tuo padre
e gentile, educato e disponibile come tua madre.
Nonostante tutto sono straordinari
e il loro pupo non potrà certo essere da meno.
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Rinchiuso
In queste quattro mura
ma anche fuori, in verità,
come una tigre relegata in gabbia,
ma tranquillo, non rabbioso.
Consapevole della situazione,
avrei tanto bisogno d’affetto
ma non ne cerco,
forse per paura o per pigrizia.
Ho tanto detto…
ma di più avrei da dire.
Sull’onda della riflessione,
memore degli errori commessi,
prodigo nell’elargire la mia esperienza
anche se modesta, innocente,
scevra dagli eccessi ormai ricorrenti.
L’amore, qualora vi fosse,
bisogna coltivarlo nel quotidiano,
anche se fra il dire e il fare…
Non credevo, ma mi manca…
L’amore!
Non so neppure cosa sia, in effetti,
da quel che dicono è stupendo,
e vorrei, per una volta,
provare l’ebbrezza del perdere la ragione,
anche solo per un momento!
Ma ormai forse è tardi,
non pretendo nulla,
anche perché chi non fa non falla,
e quindi ok, rimango consapevole
di questa mia mancanza, ma tant’è,
esiste, ed io non posso fare altro che
tamponarla.
Nell’attesa del risveglio…
e dello schiudersi di nuove porte.
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La solitudine
Chi ha un gatto, chi un cane
Chi un amico, chi un parente
Chi solo tu, crudele, incorruttibile, altera compagna.
Chi non ti conosce difetta
Chi cammina al tuo fianco ha già un piede nella fossa
Ci sei, si sente, eccome!
Non ci sei…chi sei?
Impalpabile eterea figura
Per molto tempo sconosciuta
Purtroppo adesso ombra mia
Ti amo perché sei l’ultimo baluardo
Ti odio pensando ai ricordi che furono
Perché ti ho incontrato nel mio girovagare?
Traguardo dei miei fallimenti
Cosa ho perso per trovare te?
Hai vinto l’ultima delle battaglie
Sei diventata la mia regina
Ed io il tuo lacchè
Tu che vivi delle mie lacrime
Tu che godi del mio patire
Tu che ridi nel mio cuore infranto
Tu che rodi ad ogni mio sussulto
Tu che castri le mie pulsioni
Tu che polverizzi l’intelletto
Tu che inibisci i sogni e smorzi ogni impeto vitale
Fammi almeno credere in una possibilità
Permettimi l’ardire di poter cambiare,
se non invertire, la rotta
Dammi la forza di spezzare la catena dell’àncora
e dai vigorìa ai colori della speranza
il tempo non ti costa e quindi aspetta,
ancora non sono pronto
per vivere solo con te.
Voglio riprovare le emozioni per uno sguardo,
i fremiti per una carezza,
l’imbarazzo per una parola.
Voglio dimenticarti, a te non ho fatto neppure la promessa
Di eterno amore, nel bene e nel male…
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Solo
E’ una parola
Null’altro
Ma perbacco quant’è pesante
Solo è …
chi non s’accontenta mai
chi cerca di aiutare gli altri
chi ha i soldi ma non gli bastano mai
chi non li ha e lo deridono
chi non ha cuore
chi lo ha ma non lo fa vedere
chi ha una donna ma non la considera
chi non ce l’ha
chi si espone in prima linea
chi non ha il coraggio di farlo
chi è bello, ma fine a sé stesso
chi è brutto e non azzarda mai
chi ha un amico ma è lontano
chi ha una figlia ma non con sé
chi parla italiano ormai non capito
chi è fortunato ma inutilmente
chi è iellato per colpe non proprie
Solo.
Gira che ti rigira
tutti ci sentiamo soli
ma a torto.
Molti non lo sono ma non se ne rendono conto
Se lo fossero, eccome, se sentirebbero la differenza
Ma basta poco, ai Soli Veri,
per non sentirsi tali
una parola, un pensiero, un cenno
ed ecco che rinascono di luce propria
ma che si riflette intorno
illuminando questo mondo di fosche tinte
con un nulla, facendo credere ai Soli Finti
che è meglio che smettano con le loro teorie
e che si godano le realtà che hanno…
Nonostante tutto
Meglio soli Veri, consapevoli,
che in compagnia, ma veramente Soli!
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Sussulto
Ti ho visto quella sera
Inaspettata, uscivi dalla macchina
Tutta in ghingheri
Eri stupenda
Bei vestiti su di un corpo niente male
Accidenti…
Da anni non provavo quella sensazione
Mi pareva esser tornato ragazzo
Quando timido guardavo le forme
Che tanto mi inquietavano i sensi
Ma, allora, non sapevo che fare
Neanche le avessi viste nude a un palmo dal naso
Ed ora
Che forse qualcosa ho imparato
Mi manca il coraggio di azzardare un invito
Sconfitto in battaglie passate /
E forse anche nella guerra
Perché faccio così?
Per quale oscuro motivo il blocco permane?
Farò bene…farò male…
Ok, non lo faccio!
Perdio, uomo, mischiati alla calca
Non lo hai mai fatto
Ma forse è l’ora
Normalizzati, uniformandoti allo standard comune
Accantona reconditi preconcetti o paure ancestrali
Togli la sella e cavalca a pelo
Forse troverai quel pascolo paradisiaco
Che tanto vai bramando
Metti in un cassetto il big
Almeno in questa occasione.
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Tristezza
Incompresa compagna di tanti amici in gioventù
Fedele amica dal giorno maledetto
Amore odio si intersecano nel nostro quieto vivere
accomunati dall’implacabile scorrere del tempo
Parliamo confrontandoci ma la spunti sempre
Lotto e mi dibatto, ma vacillo senza sosta
Sei l’alter ego della donna che fu
Mi guardo intorno e ti vedo spavalda
Sembri invincibile, dinanzi a me
Nulla, per ora, sembra farti paura
ma bada, bestia immonda,
sono saturo di te
la tua presenza mi infastidisce e mi soffoca,
mi ha frenato per troppi anni ormai,
e come Don Chisciotte contro i mulini a vento,
consapevole della mia pazzia
ti dichiaro guerra!
Senza remore, e scevro da ogni pregiudizio,
ti ripudio, disconoscendoti.
Anche se zoppicando, voglio camminare da solo.
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Budrio
La casa della tristezza, dell’angoscia,
della speranza, della nuova realtà,
ma anche della definitiva sconfitta
o della rinascita, seppur suffragata da artifizi tecnici.
Esseri deformi,
per genetica o per altro,
tanti amputati di braccia, di gambe, di tutto, di più.
Qualcuno per tristi scherzi della natura,
oppure per scelleratezze in gravidanza.
Di tutte le età,
poco sollievo che i piccoli siano la minoranza…
Uomini, troppi, donne, meno, ma tante.
Ho visto…
bambini innocenti guardare ilari le loro forme strane,
bambini innocenti che neanche sapevano di esistere,
persone prive di tutto, fuorché del tronco,
ragazzi e ragazze bellissimi e pronti al tutto dalla vita,
menomate pesantemente e che nulla avranno dalla vita…
Decine sono i tecnici che lavorano costruendo arti artificiali a ritmo infernale;
qualcuno, sempre di meno, si cala nell’umano,
nell’aiutarci a stare seduti, o in piedi,
o a reimparare a camminare.
Quasi ventimila protesi l’anno, secondo le ultime stime,
significa oltre cinquanta al giorno, domeniche comprese.
Realtà nascosta, la nostra.
Dove stanno tutti?
Rintanati come belve pericolose,
relegati nelle retrovie,
impauriti dalle differenze.
Una società, la nostra,
del solo aspetto, del bello.
Viva l’Italia, o Sparta, chiamatela come volete.
Ma invece di un solo dirupo
abbiamo strade, piazze, ponti, stazioni…
Io, per come la vedo nel mio intimo,
sono perché sono,
e non perché appaio.
Sono perché ho un cervello,
un’anima, un cuore,
delle sensazioni, delle emozioni…
e non, come tanti, perché hanno gli occhi celesti,
le spalle larghe, e sono atletici ed estremamente prestanti.
La differenza è che loro, i belli, i novelli narcisi,
hanno solo, e badate bene, solo… fortuna!
E’ questo che fa la vera differenza, la fortuna.
Chi ce l’ha, ma non la considera neppure,
e chi non ce l’ha, e si vede benissimo, basta guardarlo,
e guardarsi.
Ma basta un niente, perché tutto cambi,
e il tutto, per molti, è troppo pesante.
Inaspettato, pare intollerante.
Ma non temano, i futuri sfortunati…
non si muore, cambia solo… la vita.
Siamo obbligati a…
rifondare i muri portanti del nostro io,
reinventare gli interessi e le amicizie,
adattarsi ad un nuovo lavoro, se fortunati,
imparare ad accantonare l’orgoglio, e ad abbassare sempre la testa,
tacere quando mai l’avremmo fatto…
Bisogna solo…abituarsi alla nuova realtà.
Auguro a tutti di provarlo,
certo non dal vivo,
ma in un bel sogno, e che duri tutta la notte,
e che al risveglio rimanga la paura di come potrebbe essere,
e non dire… era solo un incubo, e scrollare le spalle,
e continuare ad andare in culo al mondo.
Dobbiamo ricordare sempre che la dea bendata
non si ferma mai a lungo in un posto solo!
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Libertà
Fatemi tutto
ma permettetemi di pensare
Lasciatemi almeno la possibilità
di credere nelle mie convinzioni
e non imbrigliate il mustang
che mi conduce nella prateria sconfinata
Levatemi la patente
ma concedetemi di poter viaggiare con la mente
Anche senza carburante
mi sposterò ugualmente
La sorte mi ha tarpato le ali
ma chiudo gli occhi
e scendo ad ogni stazione
Ogni luogo non ha segreti
in un niente sono a levante come a ponente
All’unisono scruto New York, Londra e Pechino
Non ho bisogno della crociera
per vedere il blu del mare
o del volo last minute
per ammirare il verde dell’Irlanda
Come un’aquila che, sfrontata,
lancia la sua sfida dall’alto del cielo
pronta a carpire la preda
Così io, reso arido dal fato,
urlo, in silenzio, il mio esserci
E la mia voce, benché incruenta,
arriva all’osso prima che alla carne
E fa pensare…
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Il vero tesoro
Sensazione unica…
Darsi senza pretendere dazio
ricevere senza dover rendere
Scattare come per un figlio, l’uno x l’altro
Le porte di casa sempre aperte
Quando parliamo… non ci sono segreti
se tacciamo… bastano gli occhi
L’umore… si intuisce, sempre
Le difficoltà… sono un poco più leggere
Il dolore… si divide, e ti cedo la mia forza
Il piacere… si raddoppia, e ne godiamo assieme
La tua fortuna mi riempie di gioia
Il tuo star male mi intristisce
E quando…
converso con la tua donna, ed è normale
tengo in braccio tuo figlio, e ne gioisci
mangio alla tua mensa, ed hai più appetito
bevi un bicchiere in più, e ne sei felice
ridi di gusto, e io con te
le ore insieme passano veloci, e non ci fai caso
siamo distanti, ma uniti, anche solo da un filo
Ma è sufficiente pensarci…
che eccoci lì, a fumare accanto l’un l’altro
e dire cazzate a iosa
e tornare seri in un niente, in simbiosi
quando ci salutiamo… a malincuore.
Che fortuna averti come Amico!
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Mamma
Hai iniziato a tribolare fin dalla mia nascita
E’ stato un crescendo di bordate pesanti
Intervallate da momenti abbastanza tranquilli
Hai fatto sempre la tua parte, con onesta serenità
Con picchi di gratuita severità, che non meritavo,
e che non ti si addiceva
A onor del vero ti ha stressato di più il babbo
Altero, irrequieto, supponente, a volte anche prepotente
Ma senza mai alzare un dito,
anche se la lingua fa male più degli schiaffi
E tu, impassibile, paziente, assorbivi tutto e lo fai ancora
Anche se ora è diverso, anche lui
Buffo…
Quando potevate darvi e darmi tanto,
il piede era sul freno, inamovibile
Ora, che le primavere sono già considerevoli
E si affacciano pericolosi effetti collaterali
Il fiume della vostra vita scorre lento, ma ancora forte
E parlate, parliamo, ma mai abbastanza, come tutti
Mi spiace, e tanto, di avervi abbreviato l’esistenza
Quel giorno malefico vi è costato anni
Il giorno dopo era già visibile, il cambiamento
Così com’è stato per i nonni…
Per loro ancora peggio, perché già carichi di acciacchi
Nell’arco di 6 anni, da autonomi…
Sono finiti rigidi, in orizzontale, alla mercè del nulla
O al cospetto del tutto…
Sai quanto c’ho pensato, mamma?
Tantissimo, e talvolta mi pare un incubo…
Ma non riesco a sentirmi responsabile
E’ una colpa che disconosco, e tu più di altri lo sai
Il rammarico, certo, quello è rimasto
Ma tuo figlio non ha mai avuto un buon rapporto con la dea bendata
E nel tuo cuore conti le cicatrici
Che io ho altrove
Però resisti, ancora, e grazie a me, anche
Che tante volte ti rimprovero di lamentarti troppo
O di non accontentarti di quanto hai, di come sei, di come siamo
Comunque sia… sei stata, e lo sei tuttora, forte
Davvero.
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Francesca
Ti abbiamo davvero voluto
e fu strano…
perché pensavamo a quanto potevamo innescare
e fu un atto d’amore diverso da quello consueto
Tua madre lo avvertì subito che eri in viaggio
e ti ha custodito per 9 mesi
colmi di giuste attenzioni e scansando i pericoli
Sei venuta alla luce senza problemi
solo la mamma era un po’ malconcia
ma dopo aver pianto insieme, già stava un poco meglio
Sei stata da subito un piccolo demonio
ma sei venuta bene, nonostante
…l’incidente al babbo
…i tuoi genitori si siano separati
…la nuova vita solo con la mamma
ed eri piccolina, ma sei cresciuta in fretta
E poi
…la passione per il canto
…la prima delusione a scuola
Ma dopo, finalmente,
la tua vita ha cominciato a scorrere serena
e piena di gioia
ed ora hai raggiunto il primo traguardo
veramente importante
che non erano i diciott’anni, ma quel pezzo di carta
che presto stringerai fra le mani
e che ti è costato tanta fatica
ma ti ha premiata, forse non come speravi
ma l’ha fatto, in barba anche ai pochi detrattori
Ed ora rilassati, preparandoti a nuovi futuri obiettivi
Ti auguro, figlia mia
di mietere tanti altri successi
ma di non perdere mai
la modestia
la sensibilità
la generosità
la luce negli occhi
che hai sempre avuto.
Sei, fin dalla nascita,
quanto di più bello abbia mai avuto.
Un bacio, babbo.
—————————————–
Posso rubarti un paio di poesie per il mio blog di libero, mettendo naturalmente il tuo nome e link?
giò
Certo che si, Giò! Per me sarà una grande soddisfazione. Non vedo l’ora che tu lo faccia… Bacio grande, bb.
L’ultima poesia è, chiaramente, la più bella!!!!….
Babbino mio, hai mai pensato di fare il poeta???
Ti voglio bene….tanto tanto…
Bacini dalla tua Francy.
@francy: 🙂 lo immaginavo, che la poesia dedicata alla mia baby fosse la tua preferita!!! Spero che tu abbia letto anche le altre… bacio infinito, bb.
Ciao Bruno,
non mi conosci;ed io non conoscevo te,son capitata qui in questo tuo blog per caso,ed ho incontrato la tua storia,la tua poesia… i tuoi giorni.Mi sono imbattuta nei tuoi pensieri e nel tuo cuore … bello! Grazie,perciò che sei e per quel che dai,per il tuo coraggio e la tua semplicità,per la serenità e la tua sincerità … volevo dirtelo… e tanto altro vorrei ancora dirti e chissà un giorno …ripasserò e di nuovo mi fermerò! Ciao,sii sempre te stesso ed orgoglioso di quel che sei…ciaooo
Ciao Bruno e complimenti per il tuo blog. Le poesie, le immagini i pensieri da te scelti riescono a trasmettere parte di te. Continua così la semplicità e la spontaneità sono delle grandi ricchezze.
@karlotta: mamma mia, che sviolinata, cara signora! Grazie a te x avermi detto così tante straordinarie parole… Se torni… ne sarò molto felice! Un cordiale saluto, bb.
@tenerella1: sono estremamente lieto di ciò che hai scritto, e continuerò nel mio cammino, nonostante tutto. un salutone anche a te, con la speranza di rileggerti. ciao, bb.
Però,Big!Lo vedi che quando ti lasci andare…e allora,buttati,che aspetti?Ah,mi sa che andrà a finire come da me,che ho dovuto fare io la corte a quel povero cristo e baciarlo a tradimento,nonostante le proteste”mia madre ha messo l’aglio nel minestrone”…”chi se ne frega,ci sono le stelle cadenti,ne ho vista una,e questo è il desiderio”(già,eravamo nell’agosto agosto 1979.Siamo insieme da allora,magari con alti e bassi,ma questo è normale,con 20 anni di differenza).
Speriamo che lei sia pestifera quanto me…
Un abbraccio.
@susannina: in pelle… direi che la tua ipotesi è giusta 😉 con la storia dell’aglio m’hai fatto sorridere, anche se x me non sarebbe assolutamente un problema 😛 e x il “pestifera”… mi da l’idea che lo sia… eccome! abbraccio galattico tutto x te, amica mia. bb 8)
che belle le tue poesie trasmettono grandi emozioni..:)complimenti
@ely: sapessi che piacere m’ha fatto leggere le parole “trasmettono grandi emozioni”! non ne hai idea… è quanto di più bello ci possa essere x uno che, come me, cerca di mettere su carta le proprie sensazioni. grazie e… torna! un salutone, bb.
sono passata di qua,e sono rimasta bloccata tra le belle parole che scrivi,complimenti,
@anonimo: cara amica… grazie della visita! è sempre un piacere vedere nuovi personaggi scrutare questo mio modesto spazio… sono onorato dei tuoi complimenti, e felicissimo tu abbia letto brani che t’hanno in qualche modo emozionato! un salutone e un arrivederci… bb
6DAVVERO BRAVO A SCRIVERE POESIE…MA ANKE LE IMMAGINI ,QUI E’ TT BELLISSIMO!COMPLIMENTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
@antonella: sono veramente felice ti siano piaciute! x me è una grande soddisfazione… e ti ringrazio d’averlo testimoniato. aspettandoti presto, ti auguro buon fine settimana, in gioia e serenità. bb